Dato che non scrive nessun'altro, posto ancora una volta i cazzi miei.
Ho da poco finito di leggere 'sto libro di Henry Miller.
Impressioni,
Mi ha lasciato un po' perplesso.
Miller e' ritenuto uno dei grandi, questo libro uno dei suoi capolavori.
Partendo da questi presupposti devo dire che mi aspettavo di piu' dal romanzo, che in fin dei conti non mi e' parso altro che il solito racconto di vita vissuta e romanzata del solito nullatenente nullafacente americano trapiantato in Europa, un po' l'Hemingway dei bassifondi, un po' piu' truce, un po' piu' vero.
Ma perche' tutti 'sti americani squattrinati venivano in Europa a non fare un cazzo?
Ok Hemingway faceva la bella vita coi soldi di famiglia facendo valere il peso del dollaro sulla poverta' del continente affossato dalla grande guerra. Ma Miller? Racconta che faceva la fame a Parigi, sacrificandosi in lavori, per lui mortificanti,... Ma se tanto faceva la fame in Europa, non poteva farla in America?
Vabbe' poi la risposta non e' poi tanto difficile da carpire, in America aveva una moglie, a Parigi, puttane di ogni tipo.
E veniamo al sesso.
Il romanzo e' del '34 ma fuori della Francia e' stato censurato per un sacco di tempo, tanto che la copia che ho letto e' stata acquistata oltralpe nei primi anni sessanta.
A causare la censura, il sesso e le sue descrizioni.
Oggi queste non credo che scandalizzerebbero nessuno, pero' a volte ho notato quel non so che di morboso che da' fastidio, un po' come quando gli amici descrivono dettagli che prefiresti non sapere.
Quindi lascio la definizione di "capolavoro" a chi ha letto e apprezzato il Tropico del Cancro nel '900, io ne salvo in parte la scrittura (non la struttura) e pienamente qualche pagina di esaltanti ragionamenti al limite del delirio paranoico. (se scrivo un altro rigo del genere mi posso annoverare tra i critici che scrivono parole a caso senza dire un cazzo, insomma quelli piu' rinomati)
Aprendo il libro a caso, un pezzo del genere, ma ci sono anche molto piu' simpatici (solo che non me li segno e non li ritrovo)
Per lo stalliere, che ha il compito di raccattare il letame, il terrore supremo e' la possibilita' di un mondo senza cavalli. Dirgli che fa schifo passar la vita a spalare stronzi caldi sarebbe stupido. L'uomo puo' anche giungere ad amare la merda, se da questo dipende il suo vivere, se ne va della sua felicita'
Sinceramente un bel libro, non un capolavoro.
Ora sto leggendo di nuovo David Eddings, accidenti a me a quando ho comprato tutto il ciclo di Belgariad in una volta sola (colpa degli amici di Ricciele della Fanucci :) ), e' rivoltante.
Accetto consigli ispirati per nuove letture, li accetto e poi ci faccio quello che mi pare :)
Ho da poco finito di leggere 'sto libro di Henry Miller.
Impressioni,
Mi ha lasciato un po' perplesso.
Miller e' ritenuto uno dei grandi, questo libro uno dei suoi capolavori.
Partendo da questi presupposti devo dire che mi aspettavo di piu' dal romanzo, che in fin dei conti non mi e' parso altro che il solito racconto di vita vissuta e romanzata del solito nullatenente nullafacente americano trapiantato in Europa, un po' l'Hemingway dei bassifondi, un po' piu' truce, un po' piu' vero.
Ma perche' tutti 'sti americani squattrinati venivano in Europa a non fare un cazzo?
Ok Hemingway faceva la bella vita coi soldi di famiglia facendo valere il peso del dollaro sulla poverta' del continente affossato dalla grande guerra. Ma Miller? Racconta che faceva la fame a Parigi, sacrificandosi in lavori, per lui mortificanti,... Ma se tanto faceva la fame in Europa, non poteva farla in America?
Vabbe' poi la risposta non e' poi tanto difficile da carpire, in America aveva una moglie, a Parigi, puttane di ogni tipo.
E veniamo al sesso.
Il romanzo e' del '34 ma fuori della Francia e' stato censurato per un sacco di tempo, tanto che la copia che ho letto e' stata acquistata oltralpe nei primi anni sessanta.
A causare la censura, il sesso e le sue descrizioni.
Oggi queste non credo che scandalizzerebbero nessuno, pero' a volte ho notato quel non so che di morboso che da' fastidio, un po' come quando gli amici descrivono dettagli che prefiresti non sapere.
Quindi lascio la definizione di "capolavoro" a chi ha letto e apprezzato il Tropico del Cancro nel '900, io ne salvo in parte la scrittura (non la struttura) e pienamente qualche pagina di esaltanti ragionamenti al limite del delirio paranoico. (se scrivo un altro rigo del genere mi posso annoverare tra i critici che scrivono parole a caso senza dire un cazzo, insomma quelli piu' rinomati)
Aprendo il libro a caso, un pezzo del genere, ma ci sono anche molto piu' simpatici (solo che non me li segno e non li ritrovo)
Per lo stalliere, che ha il compito di raccattare il letame, il terrore supremo e' la possibilita' di un mondo senza cavalli. Dirgli che fa schifo passar la vita a spalare stronzi caldi sarebbe stupido. L'uomo puo' anche giungere ad amare la merda, se da questo dipende il suo vivere, se ne va della sua felicita'
Sinceramente un bel libro, non un capolavoro.
Ora sto leggendo di nuovo David Eddings, accidenti a me a quando ho comprato tutto il ciclo di Belgariad in una volta sola (colpa degli amici di Ricciele della Fanucci :) ), e' rivoltante.
Accetto consigli ispirati per nuove letture, li accetto e poi ci faccio quello che mi pare :)
Un Commento vola qui intorno. [8]
lei "dipende, ti sta simpatico o antipatico?"
io "mah simpatico dai"
lei "ok allora digli di non prenderlo che fa schifo"
io "e se mi stava antipatico?"
lei "beh allora per la sua morte definitiva faje legge il signore dei tranelli" :))))
(dialogo immaginario ma realistico)'
Sull'argomento libri e censura, sto leggendo 'Sette lunghi minuti' di Irwing Wallace. Libro degli anni sessanta, si vede dalla lentezza (e mi domando se son io che son veloce in sto periodo, visto che tutti i libri li sento lenti). Cmq un buon argomento, dai... censura, puritanesimo e politica nell'america anni 60.'
Sullo stesso genere m'ha colpito più negativamente solo il primo libro dei draghi dell'oscurità (era così?) insomma la terza parte della saga di Krynn scritta da weis e hickman (come si scrive? non ricordo) ovvero i draghi del sole morente. Oddio, illeggibile, con questi personaggi odiosi che non hanno niente dello spessore dei primi, c'hanno dovuto schiaffare dentro a forza tas che altrimenti del libro non si salvava manco una riga e lo stesso tas non è più quello di una volta...
In genere finisco tutti i cicli o libri che comincio, questi due sono gli unici esempi di cicli che non ho mai terminato e manco ho idea di farlo.'
H:100 M:100 V:100>gossip
H:100 M:100 V:100>cast 'word of recall'