GODDAMMIT!, 10.3.07
il blog cambia e si trasferisce...


dalamar.goddamm.it

... un saluto!
Un Saluto Speciale, 1.2.07
 

 



ad Oneiros che ha scelto il modo piu' drastico di smettere di giocare.


[Oneiros] grida 'Seek and Destroy!!!'



De Palio, 9.10.06
Il Palio di Siena e' tutto meno che uno sport, tuttavia mi sento di includere nella categoria sportiva il "parlare di Palio" poiche' risulta essere la disciplina piu' praticata dai senesi nel corso della loro esistenza.
A meno di eventi straordinari, di Palii a Siena se ne corrono due l'anno, a luglio ed agosto.
La corsa, la carriera, i 3 giri di piazza durano in genere poco piu' di un minuto, sommando le due occasioni annuali si arriva a due tre minuti scarsi di cavalli che si rincorrono sul tufo per alimentare chiacchere e dicerie di un intero anno solare.
Per questo il "parlare di Palio" puo' risultare uno sport molto piu' duro e difficile del "parlare di Calcio" perche' le partite si giocano praticamente ogni giorno, perche' durano un'ora e mezza, perche' puoi star pur certo che anche in questo istante, da qualche parte nel mondo, qualcuno sta tirando calci ad un pallone.
Ma il minuto abbondante di corsa sul tufo non e' il Palio, o almeno ne e' solo una parte.
La storia archivia ogni Palio con la tripla vittoriosa Contrada-Cavallo-Fantino, ma il vissuto e' molto di piu' e di questo parlano i senesi.
Parlano soprattutto di cavalli, ne conoscono i nomi, le doti, il carattere. Ricordano cavalli che hanno corso sul tufo anche solo una volta, anche se e' passato tanto tempo, anche se in fondo erano soltanto brenne (brocchi).
E stupisce ogni volta la signora vestita Prada che parla di zoccoli e presunte zoppie, stupisce il bambino che riconosce e chiama i cavalli per nome, stupisce il vecchio che paragona il cavallo di oggi con quell'altro che correva negli anni cinquanta.
Si parla poi di fantini, di quei mercenari spregevoli che si arricchiscono a spese dei contradaioli, di quelli che nella sconfitta si meriterebbero solo legnate, di quegli stessi che diventano amici, piu' che parenti eroi, quando ti hanno fatto vincere un Palio.
Si parla di fantini, del loro cervello, spesso della mancanza di quello, dei loro trascorsi, delle loro fattorie, di come montano i cavalli, dei loro pregi e dei loro difetti.
Si parla di mille altre cose, delle contrade, delle comparse in piazza, dei turni al bar, di donne, di vino, di cazzotti, di sbornie e di canti, di alfieri e tamburini, di dirigenze e denaro, di senesi e turisti, di cene, cenini e feste titolari.

Allora parliamo di Palio, di quello di Agosto in particolare.
Vincere non volevamo vincere almeno questo e' quanto si dice col senno di prima e col senno di poi.
Vincere costa e i contradoioli lo sanno bene, aver vinto tre Palii negli ultimi dieci anni, uno proprio nel luglio 2005, ti fa sentire in un certo qual modo sazio di vittoria.
Succede poi che quando hai il cavallo in stalla e il fantino a cena, la ragione la lasci dove l'avevi posata quattro giorni prima, e gia' che ci siamo, ci si dovrebbe provare.
E il "ci si prova" era un po' nello spirito di Agosto, con in stalla il giovanissimo Fujan de Ozieri,



Fujan De Ozieri


cavallo dalle belle promesse, molto veloce, con benzina per 3 giri, e un difetto incorreggibile (speriamo ci lavori in inverno) riscontrato nelle prove.
In pratica ogni volta che viene spronato per partire fa prima uno scarto indietro, carica sui posteriori e poi si lancia, un po' quello che fanno le macchine a molla. Questo scarto all'indietro ci costa attimi preziosi e ci troviamo sempre in una posizione tra la quinta e la sesta a canape abbassato.
Vabbe' 3 giri sono lunghi, ci si prova.

Montiamo Giovanni Atzeni detto il Tittia, anche lui giovane di belle speranze, l'unico forse veramente affamato di vittoria per non essere bollato come promessa mai mantenuta. Il ragazzo e' dell'85 e cominciare a vedere tutti questi fantini piu' giovani di me, mi fa uno strano effetto, un po' come accorgersi che ormai sono adulto e dovrei guadagnarmi il pane come fanno tutti.
Tittia, ex-allievo del Bruschelli, nato in Germania con origini sarde, parla con uno forte accento sardo misto a timidezza, ma parla, a differenza del Bruschelli.



Giovanni Atzeni detto Tittia (col giubbino del Leocorno)


La carriera e' tutta in questo filmato.
(40MB - consiglio tasto destro e salva)
Selva di rincorsa, si accorda col Montone per fargli spazio. Il Montone pressa tutte le altre contrade verso il basso, la Selva entra lanciata e noi come previsto partiamo intruppati in quinta sesta posizione, da li' inizia la difficile rimonta.
Caro Amico nella Selva galoppa bene, noi pure ma siamo dietro, parecchio dietro, e cosi' passa un giro, dopo l'altro e tre giri non sembrano abbastanza e il Tittia, lode al suo coraggio, fa l'unica cosa che poteva tentare, terzo casato entra stretto per impanciare le due contrade che lo precedono e spera nella fortuna. La fortuna non e' dalla sua, il rischio e' piu' grande del previsto, lascia il ginocchio sul colonnino del Casato e si proietta sul tufo.
L'unico cavallo che ferma e' quello del Montone stretto ai palchi, la Selva e' troppo lontana e vince.

Di solito la cronaca del Palio finisce qui, con la pista che si riempe, col giubilo della Contrada Vittoriosa, con le altre che o festeggiano la consorella o tornano velocemente verso contrada con tutti i rimpianti del caso.

Ma invece Alberto Ricceri detto Salasso, fantino vittorioso della Selva, ci premia con una delle sue perle di rara stupidita'.
Purtroppo non tutti i fantini nascono con il cervello, e questo puo' essere anche un pregio perche' se lo usassero magari non si schianterebbero sul tufo anche se necessario.
Cosi' Salasso decide che non gli va di fermare il cavallo e di essere portato in trionfo dai contradaioli, preferisce il giro d'onore.
Premetto che il giro d'onore nel Palio non esiste e non puo' esistere e capite bene perche'.
Cosi' per prima cosa investe chi doveva fermare il cavallo (un guardiafantino forse?), poi via via che la pista si riempe di gente che corre in ogni direzione, ne mette sotto altri 3 per un totale di quattro persone all'ospedale e bravo il nostro Salasso.
Poi il fantino si riserva pure l'onere di scendere il Cencio, onere riservato ai contradaioli, ma se ai Selvaioli sta bene, buon per loro.



Alberto Ricceri detto Salasso

Io intanto torno tranquillo verso contrada e poi verso casa, con niente da recriminare a nessuno, buon cavallo, buon fantino, buon palio, non si doveva vincere e non si e' vinto, mi girano un po' i coglioni ma non lo faccio notare.
Basi di Libri, 17.9.06
Ti capita mai che passi in libreria, trovi un libro stupendo e torni a casa tutto felice?

A me non capita quasi mai :(

Il problema principale e' che se torno a casa con un nuovo libro ci sono un buon 80% di probabilita' che mio padre lo veda e dica... "Questo l'avevamo gia'!" ... e mi prende lo sconforto devo tornare in libreria cambiarlo con qualcosa di piu' brutto e piu' costoso.

Nel tempo, questo cosa mi ha segnato, alla fine ho deciso di correre ai ripari e ho dotato la mia allegra famigliola di un portentoso strumento tecnologico per la catalogazione dei libri...

Dalabooks!

..col tempo si e' evoluto, da M$ Access a LAMP, da locale a internet e le funzioni stanno aumentando del tempo a seconda delle esigenze (le mie soprattutto)...

Ho in mente diverse migliorie che con la calma, con la voglia e con il tempo implementero'...
(recensioni, prestiti, interfaccia con ibs.it, capacita' di ospitare db altrui)

Per l'occasione di questo post ho creato un account guest (con funzionalita' ridotte, niente inserimenti) per avere impressioni e suggerimenti da voi lettori :)
Dato che la propria collezione di libri e' una cosa molto personale, tra una settimana rimuovero' l'account per salvaguardare la mia privacy :)

L'account e':
username:guest
password:tseug

Ora finalmente posso entrare in libreria scegliere il mio libro e chiedere al libraio se mi fa dare un occhiata alla mia collezione per controllare che non lo abbia gia' :)=
Ok e' una stronzata di solito vado in libreria scelgo, torno a casa, controllo e il giorno dopo torno in libreria a comprare...e' ancora troppo complicato!
(Mi serve un portatile e una connessione umts!)

Ok, ora lo giuro, il prossimo post sara' sul palio :)
Tipologie di Ingegnere, 15.9.06
...

Tipo N-esimo: "Dalamar"

Questo tipo di ingegnere e' del genere "laureando" ovvero preserva ancora la peluria sulla testa, non porta gli occhiali, non e' gobbo ne' sovrappeso ne' clamorosamente sottopeso.
Comunque ha gia' effettuato la muta dal rosa (tipico dell'essere umano caucasico e del maiale) al bianco (tipico del reietto del sole).
Con il tempo ha ormai perso l'uso della parola scritta e parlata che aveva faticosamente acquisito tramite la normale educazione adolescenziale.
Il "Dalamar" si esprime a gesti e a vocalizzi modulati ad altissime frequenze che dovrebbero esprimere concetti di senso compiuto, ma che in realta' sono una specie di "stenofonia" del pensiero comprensibile solo a se' medesimo.
Il "Dalamar" e' quel tipo di ingegnere che preferirebbe non spostarsi (pigro), ma quando lo fa prende il motorino.
Il motorino rigorosamente 50cc.
Il "Dalamar" ama il suo mezzo di locomozione ma non per questo si prende cura di lui.
Il "Dalamar" a differenza dell'ingegnere meccanico non capisce un cazzo di motori, non riesce a distinguere una Panda Young (suo primo mezzo a 4 route) da una Aston db7.
Il "Dalamar" a differenza dell'ingegnere vestiario non capisce un cazzo di vestiti e si veste a casaccio.
Il "Dalamar" non simpatizza con gli altri ingegneri perche' come tutti gli ingegneri sono "limitati".
Il "Dalamar" non si sta simpatico.
Il suo campo e' l'informatica, ne capisce abbastanza, ma se ne vergogna e quando gli altri entrano in argomento, ha imparato a simulare disinteresse per non apparire saccente (non sempre vi riesce).
Il "Dalamar" si definisce COMUNISTA e vota RIFONDAZIONE, in conversazione prendera' le parti delle destra in mezzo a gente di sinistra e le parti della sinistra in mezzo a persone di destra, quasliasi sia l'argomento.
Il "Dalamar" si sente quasi sempre fuori luogo.

...

Questo post e' un po' cosi', il prossimo vi parlo di Palio... YUPPIYEAH!
Mi frulla nel cervello, 3.9.06
Tapes 'n Tapes - Insistor

...And don't be terse and don't be shy
Just hug my lips and say good lies ...
La Natura contro lo Zozzo, 26.8.06
Sono una personcina a modo, che fa della moderazione e dei modi civili e garbati un suo vanto, una di quelle persone affettate e innaturali che la societa' vorrebbe prendere a modello...

...una volta che me lascio andare a modi un po' trucidi, ad essere un po' piu' "verre" del solito... la natura mi punisce!

...Pranzo all'aria aperta, barbecue nel bosco, carne a tonnellaggio, maiale e vitello in quantita', spiedini di lardo e pecorino, roba che ti rimette in sintonia col mondo...

...Solleone alla faccia delle previsioni, caldo e fumo del barbecue che ti si appiccicano addosso, torso nudo per sfoggiare pallore, peli e grezzezza in ogni forma...

...Vino e birra a temperatura ambiente (calda marcia) , ma non importa e si alza un po' il gomito...

Fanculo a quando ho alzato il gomito per bere la birra dalla bottiglia, 'na vespa puttana me se infila sotto l'ascella putrida, rimane invinghiata nei peli e quando riabbasso il braccio me punge puttana!

Me prude l'ascella.